In questo articolo parliamo di stili educativi genitoriali, ovvero quelle modalità e quei comportamenti che influiscono sulla crescita e sullo sviluppo dei bambini.

Gli stili educativi genitoriali, infatti, possono influenzare notevolmente lo sviluppo e la crescita dei bambini.

Sono tutte quelle modalità educative che ognuno di noi utilizza nell’educazione e nella comunicazione con i propri figli, più o meno consapevolmente.

Gli stili educativi genitoriali sono specifici e corrispondono, infatti, ad uno stile piuttosto che ad un altro.

Tali modalità possono influire, positivamente o negativamente, sullo sviluppo e sulla crescita dei figli, anche nel lungo periodo.

Il consulente pedagogico, nella sua attività di sostegno alla genitorialità, fa proprio questo: individua, insieme al genitore, la modalità educativa utilizzata, fornendo poi gli opportuni consigli e strumenti per potenziarla o modificarla.

Esistono tre tipologie di stili educativi genitoriali, vediamoli insieme!

Immaginatevi una linea: ai due poli opposti troviamo lo stile permissivo e lo stile autoritario, mentre al centro troviamo lo stile autorevole, ovvero il più equilibrato per la crescita dei vostri figli.

In questo articolo parliamo di stili educativi genitoriali, ovvero quelle modalità e quei comportamenti che influiscono sulla crescita e sullo sviluppo dei bambini.

Gli stili educativi, infatti, possono influenzare notevolmente lo sviluppo e la crescita dei bambini.

Sono tutte quelle modalità educative che ognuno di noi utilizza nell’educazione e nella comunicazione con i propri figli, più o meno consapevolmente.

Le modalità educative sono specifiche e corrispondono, infatti, ad uno stile piuttosto che ad un altro.

Tali modalità possono influire, positivamente o negativamente, sullo sviluppo e sulla crescita dei figli, anche nel lungo periodo.

Il consulente pedagogico, nella sua attività di sostegno alla genitorialità, fa proprio questo: individua, insieme al genitore, la modalità educativa utilizzata, fornendo poi gli opportuni consigli e strumenti per potenziarla o modificarla.

Esistono tre tipologie di stili educativi genitoriali, vediamoli insieme!

Immaginatevi una linea: ai due poli opposti troviamo lo stile permissivo e lo stile autoritario, mentre al centro troviamo lo stile autorevole, ovvero il più equilibrato per la crescita dei vostri figli.

Vediamo le caratteristiche di due stili educativi genitoriali ,ovvero, quello permissivo e quello autoritario, i due poli opposti, per poi focalizzare l’attenzione sullo stile autorevole.

 

Lo stile permissivo

In questo stile il genitore ha basse aspettative nei confronti del figlio, sia di successo sia di comportamento.

E’ un genitore aperto al dialogo e affettuoso, soddisfa le richieste e i bisogni del bambinosenza però fornire un sistema di regole adeguato all’età e alle esigenze del bambino. 

E’ presente e affettuoso, ma si rapporta con il figlio più come un “amico” che come una figura genitoriale, senza essere per lui un modello di comportamento e senza fornire regole e consigli per la crescita.

Di conseguenza, il bambino crescerà senza aver interiorizzato un sistema di regole, dunque sarà presente una bassa disciplina e capacità di controllo, scarse abilità sociali e relazionali, un’insicurezza e una bassa autostima e fiducia in se stesso.

 

Lo stile autoritario

Al contrario dello stile permissivo, qui il genitore definisce un sistema di regole molto rigido che viene imposto al bambino, e non condiviso con lui, come dovrebbe essere con un sistema di regole positivo.

Le aspettative nei confronti del figlio, in questo stile, sono molto elevate: il genitore autoritario è, infatti, rigido e inflessibile, e non è in grado di ascoltare e comprendere i reali bisogni del figlio.

A lungo termine, il bambino potrà sviluppare una bassa autostimauna bassa autonomia e indipendenza, una forte difficoltà nel socializzare e relazionarsi con il mondo circostante e con gli altri. 

 

Lo stile autorevole

Il genitore autorevole fornisce al bambino un sistema di regole positivo, con regole chiare, coerenti e adeguate al livello di sviluppo del figlio spiegando sempre i motivi di tali regole.

Il genitore autorevole, infatti, stabilisce regole e linee guida che il figlio è segue in modo democratico, condiviso e partecipato. 

Non c’è imposizione, invadenza, ma condivisione, comunicazione e partecipazione tra genitori e figli.

Alla luce di quanto detto sullo stile permissivo e autoritario, sicuramente noterete che hanno effetti diversi sullo sviluppo dei bambini, ma entrambi non positivi.

La modalità educativa autorevole corrisponde al modello educativo più adeguato per favorire uno sviluppo e una crescita equilibrata del bambino.

Conoscere i tre stili educativi genitoriali permette di avere una sorta di “vademecum operativo” che permette di riflettere sulla modalità educativi, comunicativa e relazionale utilizzata e, eventualmente, agire per potenziarla o modificarla nell’ottica di una crescita equilibrata dei bambini e adolescenti.

Molto importante per i genitori è il concetto della coerenza educativa: entrambi i genitori, infatti, devono utilizzare lo stesso stile educativo, comunicativo e relazionale.

In altre parole, i genitori devono concordare la modalità educativa da mettere in atto nell’educazione dei bambini.

Perché è così importante la coerenza educativa?

L’incoerenza espone il bambino a incertezza e disorientamento, in quanto non sa quale genitore ascoltare e non riconosce la modalità educativa prevalente.

 

Le parole chiave dello stile autorevole

Abbiamo visto lo stile autorevole come quello più equilibrato tra gli altri stili educativi genitoriali.

Vediamo ora quali sono alcune parole chiave che rappresentano tale stile!

La prima parola riguarda il concetto di assertività, stile comunicativo caratterizzante lo stile educativo autorevole.

Il genitore che comunica in modo assertivo si esprime attraverso una comunicazione diretta e mai manipolativa, tenendo conto dei propri bisogni ed esigenze ma anche di quelle altrui.

Parla con un tono di voce tranquillo, pacato, non aggressivo, bensì deciso e sicuro.

Inoltre, adotta un ascolto di tipo attivo e partecipato, facendo attenzione alla stimolazione di un dialogo attivo e costruttivo con i propri figli, sia nell’infanzia sia nell’adolescenza.

Il genitore assertivo, dunque, è molto attento al dialogo, all’ascolto attivo, alla comprensione e alla partecipazione, tutti concetti che richiedono anche una adeguata capacità di essere empatici.

L’empatia, infatti, permette al genitore di riconoscere le emozioni espresse dai propri figli per aiutarli ed accompagnarla nel percorso di gestione efficace delle emozioni.

La gestione delle emozioni, infatti, è molto importante nella crescita e nello sviluppo dei bambini.

Rabbia, gioia, tristezza, paura sono tutte emozioni che i bambini, e anche gli adulti, possono provare in riferimento a diverse situazioni.

le emozioni devono essere sempre espresse, comunicate e gestite in modo positivo e costruttivo

I genitori in questo hanno un ruolo fondamentale nell’educare i bambini alla “giusta” espressione e gestione delle proprie emozioni.

La capacità dei bambini di gestire le emozioni non è innata, ma si apprende con la crescita, soprattutto osservando i propri genitori e le altre persone a loro vicini.

Sono i genitori, infatti, che aiutano i bambini a comprendere e orientare la tensione interna che si accompagna a un vissuto emotivo.

Comunicare efficacemente, promuovere il dialogo, favorire l’ascolto attivo, sono competenze educative fondamentali per un genitore autorevole.

Non esistono ricette preconfezionate o regole scritte valide per tutte le famiglie, indistintamente.

Ciascuna famiglia, infatti, ha le sue peculiarità e specificità che la rendono unica e irripetibile.

Ciascuno di noi prima di essere genitore, è un individuo con una sua storia e un suo bagaglio di esperienze che lo rendono quello che è oggi.

Fondamentale però è domandarsi sempre se stiamo utilizzando lo stile educativo, comunicativo e relazionale più equilibrato tra gli stili educativi genitoriali presenti.

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Articolo di Giulia Piazza

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