Benvenuto nel fantastico mondo delle scienze forensi! In questo blog viaggerai insieme a noi all’interno dei settori delle investigazioni, della criminologia, della psicologia comportamentale e chi più ne ha più ne metta!

I nostri esperti, specializzati in digital forensics, indagini civili e penali, pedagogia forense, scienze del comportamento, hanno deciso di mettere a disposizione del pubblico le loro esperienze e conoscenze per permettervi di sperimentare questo fantastico e vasto mondo, scoprendone i segreti e le bellezze.

Certo, non è tutto oro quel che luccica! E se vi state chiedendo quale piega prenderà il nostro blog, ecco la risposta per voi!

I contenuti forensi vantano una moltitudine di sfacettature: pillole legali, casi pratici, tematiche interessanti e affascinanti da telefilm ma anche temi più delicati, legati alla prevenzione del rischio dipendenze, di commettere reati, tutela minori e soggetti fragili e perché no, serial killer e analisi della menzogna!

Coraggio! Avanti tutta allora! Comincia la tua lettura con questo approfondimento, entriamo subito nel mondo delle investigazioni e scopriamo insieme come fare per lavorare in un’agenzia investigativa.

Ti sei mai chiesto come fare? Ti incuriosisce il mondo delle investigazioni e la professione di investigatore?

A molti sarà capitato di immedesimarsi nel detective che si trova davanti all’arduo compito di dover risolvere un caso particolarmente complicato.

Ma vi siete mai chiesti quanto ci sia di vero in quello che ci viene proposto da cinematografia, serie televisive e romanzi?

In questo articolo cercheremo di comprendere com’è realmente lavorare in un’agenzia investigativa, partendo dall’identificare l’investigatore privato come professionista e concludendo con i requisiti che è necessario soddisfare per lavorare in un’agenzia investigativa.

 

L’investigatore privato come professionista

Innanzitutto, è opportuno sapere che l’investigatore privato è un professionista a tutti gli effetti.

Non esiste un Albo di riferimento per la categoria ma per poter operare è necessario essere in possesso di una licenza di polizia rilasciata dalla Prefettura territorialmente competente.

Prima di andare avanti, specifichiamo chi è la Prefettura e quali sono le sue competenze: si tratta di un Ufficio di rappresentanza del Ministero dell’Interno, che ha sede in ogni Provincia italiana.

Ha competenza in ambito amministrativo, ad esempio si occupa di:

  • Attività d contrasto antimafia;
  • Contrasto al racket e all’usura;
  • Immigrazione e cittadinanza;
  • Nucleo operativo per le tossicodipendenze;
  • Ordine pubblico e sicurezza (avviso in caso di maltempo a Comuni e Province);
  • Patenti di guida, anagrafe;
  • Rilascio di licenze per guardie giurate, istituti di vigilanza e investigatori privati;

E’ questo organo territoriale, dunque, a verificare i requisiti del soggetto che richiede la licenza di polizia e a rilasciarla, dopo avere effettuato opportuni controlli.

E’ scontato il divieto di eseguire investigazioni e ricerche senza opportuna licenza del Prefetto, come già riportato prima nel 1926 e nel 1934 dopo, nel TULPS  Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Paoletti & Luzzi, “Le investigazioni private – Guida operativa”).

Ed è proprio questo il Testo di riferimento per il mondo delle investigazioni: regole, limiti, vincoli, tutto è compreso nel TULPS a partire dall’articolo più importante, il 134.

Nonostante il percorso per la regolamentazione della professione abbia avuto inizio quasi un secolo fa, purtroppo, diversi sono ancora i casi di abusivismo. Per questo è bene tutelarsi ed il consiglio che possiamo dare è quello di affidarsi esclusivamente ad investigatori esperti titolari di Licenza.

Per lavorare in un’agenzia investigativa bisogna sapere che si affronteranno molteplici volte delicati e importanti colloqui con i clienti: un bravo professionista saprà garantire la privacy della loro identità e dei loro racconti, consegnando, alla fine del lavoro di indagine, un report dettagliato con estratti di fotografie, video o altri elementi importanti.

Di certo non possiamo garantire che l’investigatore, seppur professionista, garantisca l’esito sperato: il tradimento, il comportamento sleale, la fuga di dati segreti potrebbero non essere confermati dalle indagini, anche se le stiamo cercando!

Un bravo professionista, infatti, sa effettuare ricerche senza mettere in pratica il verificazionismo: la ricerca della conferma del dubbio posto dal cliente!

A volte i fatti non sussistono e un bravo professionista sarà in grado di raccontarlo al proprio cliente, curandosi anche dell’aspetto emotivo. Ricordatevi che se ci si rivolge ad un investigatore è perché abbiamo un dubbio. Non una certezza.

Quello che però si deve esigere – e il professionista deve garantire – è la riservatezza, la chiarezza nella gestione della situazione e del preventivo, il costante aggiornamento e la consegna della relazione che attesti il lavoro svolto.

 

I requisiti per lavorare in un’agenzia investigativa

Vediamo ora quali sono i requisiti per diventare titolari di licenza e poter, quindi, lavorare in un’agenzia investigativa.

Come tutte le professioni, anche quella dell’investigatore non si può improvvisare. Come indicato all’interno del Decreto Ministeriale n.269/2010, per poter operare serve una licenza prefettizia e per ottenerla occorre essere in possesso di determinati requisiti.

Scopriamo quindi quali sono:

1. Requisito professionale
Essere in possesso di una laurea, almeno triennale, in una delle seguenti aree:

    • Giurisprudenza;
    • Psicologia a indirizzo forense;
    • Sociologia;
    • Scienze Politiche;
    • Scienze dell’investigazione;
    • Economia;
    • Corsi di laurea equipollenti;

2. Capacità tecnica
Bisogna aver effettuato un periodo di pratica di almeno tre anni presso un’agenzia investigativa, legalmente autorizzata da almeno cinque anni.

3. Capacità di obbligarsi
Il soggetto che richiede la licenza
, il suo titolare, deve avere una attitudine ad obbligarsi nei confronti di terzi (ad esempio stipulare contratti o tutelarsi in via giudiziale), deve avere caratteristiche di affidabilità, serietà, onestà, capacità di intendere, volere e capacità economica.

Un requisito per richiedere la licenza, infatti, è obbligarsi a depositare una cauzione: inizialmente era necessario inoltrare la richiesta di deposito alla Prefettura, oggi vi è una tariffa fissa che deve essere depositata, che varia a seconda degli ambiti di intervento in cui si vuole operare.

4. Partecipazione a corsi di perfezionamento teorico-pratico
Attenzione! Ci sono tanti corsi sul mondo delle investigazioni. Il nostro consiglio è quello di affidarvi a formatori esperti nel settore e che possano garantirvi una formazione precisa, pratica e con analisi di casi studio reali.

5. Non aver riportato condanne penali
Vi immaginate un investigatore privato con carichi pendenti? Beh, anche se appare scontato, la legge ci ricorda che questo non è possibile! Dunque è meglio accertarsi di avere una buona fedina penale prima di fare richiesta in Prefettura!

I requisiti sopra riportati possono variare nel caso in cui a richiedere l’abilitazione alla licenza di polizia siano persone ex appartenenti alle Forze dell’Ordine.

Se siete curiosi e volete saperne di più non temete, sono in arrivo per voi tantissimi altri contenuti che vi aiuteranno a saperne sempre di più sul mestiere dell’investigatore privato!

Seguiteci nel prossimo articolo per scoprire cosa fa un investigatore e quali sono gli ambiti di intervento in cui si può operare.

Per approfondire non esitate a contattarci visitando la nostra pagina contatti.

 

 

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Bibliografia:

Alberto Paoletti e Gianpaolo Luzzi (2016), Le investigazioni private – Guida operativa, FAG.

 

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