Nell’articolo precedente abbiamo analizzato la problematica della scarsa comunicazione con i figli, in questo articolo invece vi spiegheremo quali sono i segreti per comunicare in famiglia nel modo corretto!

Comunicare in famiglia richiede competenze e abilità speciali per prestare attenzione ai molti aspetti emotivi tipici dei rapporti familiari.

“Nella mia famiglia non c’è dialogo”; “non ho dialogo con i miei genitori”; “la mia famiglia è tossica”; “i miei genitori litigano e sono infelici”.

Queste alcune affermazioni di quanti, negli anni, si sono rivolti a noi per migliorare la comunicazione in famiglia.

Serenità, benessere psicofisico e della persona sono determinate da diversi fattori, uno dei più importanti tra questi è la qualità della comunicazione in famiglia.

 

Come funziona la comunicazione

Come definita dallo psicologo Paul Watzlawick in “Pragmatica della comunicazione umana”, la comunicazione è un processo irreversibile e circolare.

I soggetti impegnati in una comunicazione, chi trasmette un messaggio o un’informazione e il ricevente, possono appartenere a “mondi” più o meno distanti; sono diversi gli elementi da tenere in considerazione nell’analisi comunicativa.

Significati nascosti, esperienze precedenti, valori, l’etica di ciascuno di noi, le emozioni sottese a ciascuna esperienza, i trascorsi, l’uso del linguaggio e delle parole, gli stimoli che si presentano in una conversazione, interni o esterni, influiscono sull’efficacia di un messaggio trasmesso.

“Ciò che l’altro capisce non è ciò che si vuole comunicare”

In questa frase è spiegato che il messaggio originario viene svincolato dalle intenzioni e spesso viene, dall’interlocutore in ascolto, interpretato, non accettato, fino a distorto.

Il processo comunicativo come spiegato dagli studiosi della psicologia è proprio questo: un processo in cui persone più o meno in sintonia si incontrano e si comprendono, condividendo pensieri, significati, emozioni.

comunicare in famiglia

Watzlawick spiega che è molto importante tenere conto del ruolo, della relazione e del contesto in cui un messaggio viene trasmesso e viene accettato.

Comunicare in famiglia non è comunicare con gli amici o con i colleghi di lavoro!

Mio figlio non parla con me ma è un grande chiacchierone con i suoi amici”; “Mio figlio parla più con il suo allenatore che con noi a casa”.

Il ruolo e la relazione in una comunicazione è di assoluta rilevanza poiché influenza irrimediabilmente ciò che si dice e come lo si dice.

Anche la comunicazione non verbale fa la sua parte! Vedremo come è possibile comunicare in famiglia anche senza l’uso di parole bensì con gesti di affetto, piccole dimostrazioni, sorrisi ed empatia.

Ci sono diversi modi per dimostrare ai nostri genitori o ai nostri figli che gli vogliamo bene anche se non siamo dei chiacchieroni. Utilizzare il corpo nelle dimostrazioni d’affetto e per ripristinare un legame difficile o perso o mostrare le proprie emozioni negative è sempre consigliato: dare la mano, un abbraccio, una stretta ci avvicina al nostro interlocutore ed è un ottimo strumento per mediare la rabbia!

 

Comunicare in famiglia: manuale d’uso

Per comunicare in famiglia al meglio è bene fare attenzione ad alcune accortezze, ricordando sempre che in una famiglia centrale è il rispetto di tutti i membri che ne fanno parte, l’inclusione così come la partecipazione alle decisioni e la condivisione delle proprie emozioni.

  1. Fate un uso consapevole della tecnologia

Se siete adulti, genitori con bambini piccoli o in età prescolare, ricordate che comunicare in famiglia significa essere presenti. Essere bravi osservatori silenziosi, così è possibile conoscere il carattere e le passioni di nostro figlio restando ad osservare il suo comportamento, facendogli domande su ciò che pensa, ciò che gli piace.

Se siete genitori di ragazzi adolescenti sarà ancora più importante prestare attenzione ai cambi di umore, ai campanelli d’allarme che potrebbero condurre a comportamenti a rischio: comunicare in famiglia con adolescenti è la base per una crescita sana e armoniosa!

Un consiglio prezioso per comunicare in famiglia al meglio è quello di dosare l’utilizzo della tecnologia, del telefono cellulare o dei social network, per rimanere connessi nel mondo reale molto più che in quello virtuale e vivere le emozioni concretamente con le persone che amiamo.

  1. Rispettate la privacy

Comunicare in famiglia significa prestare attenzione ai bisogni di tutti i membri: è normale che un ragazzo o una ragazza dedichino del tempo chiacchierando al pc o al telefonino con i propri amici o consultino i propri profili social.

Il pedagogista consiglia un utilizzo delle tecnologie assolutamente controllato e monitorato nel tempo di fruizione per i bambini più piccoli e condividere delle regole sane e partecipate da comunicare in famiglia.

E se siete genitori, nei momenti concessi di utilizzo dei social network, è importante rispettare la privacy di vostro figlio! Questa libertà agevolerà la fiducia reciproca e renderà anche più probabili eventuali richieste di consiglio o aiuto, elementi preziosissimi nel comunicare in famiglia.

  1. Siate bravi mediatori nel conflitto

È essenziale ricordare che non comunichiamo tutti alla stessa maniera!

Gli stili comunicativi che ci appartengono sono diversi, è probabile che il nostro interlocutore sia mosso da emozioni negative mentre parla con noi e si arrabbi facilmente.

 

Comunicare in famiglia con l’assertività

Il segreto per comunicare in famiglia è ASCOLTARE l’altro, osservando queste brevi regole:

  • Ascoltare sempre l’altro prima di intervenire: diamo la possibilità di fornire delle spiegazioni e contestualizzare il comportamento;
  • Contare sempre fino a 5 se siamo arrabbiati e respirare per controllare le proprie impulsività;
  • Provare di comprendere le emozioni dell’altro, immedesimarsi con empatia e pazienza;
  • Comprendere le ragioni dell’altro, facendo domande specifiche;
  • Rendersi disponibili ad ascoltare, a confrontarsi, al dialogo in ogni momento;
  • Lasciare a ciascuno i giusti spazi di parola ed i propri tempi.
  1. Una regola per comunicare in famiglia efficacemente è rispettare gli spazi e i silenzi.

Comunicare in famiglia significa ascoltare i silenzi: in certi casi di difficoltà emotiva è possibile risultare più assenti o scontrosi. È bene in questo caso restare vicini, in ascolto, dirsi disponibili per una chiacchierata amichevole comprensiva, dare la possibilità all’altro di potersi confidare senza timori.

  1. Sospendere il giudizio

Molti conflitti in famiglia nascono a causa di incomprensioni; comunicare in famiglia significa sospendere il nostro giudizio di valore sull’altro durante una discussione. Questi sono, infatti, momenti molto delicati in cui le emozioni negative rischiano di compromettere un rapporto e aumentare le incomprensioni.

Di nuovo, la regola base è sempre ASCOLTARE l’altro, senza valutare o giudicare la qualità del suo comportamento, rischiando di attribuire ad un’azione, seppur sbagliata, una valenza negativa e giudicare la persona, etichettandola, causando disagi in essa, imbarazzi, sentimenti di vergogna, delusione, tristezza e rabbia.

È bene, in questi casi, per ripristinare la comunicazione dopo un evento spiacevole e ristabilire il benessere nel nucleo famigliare, parlare con calma, chiedere scusa per un comportamento sbagliato, comprendere il disagio dell’altro e trovare un compromesso poiché il fatto non si presenti più.

“L’incapacità dell’uomo di comunicare è il risultato della sua incapacità di ascoltare davvero ciò che viene detto” Carl Rogers

 

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Articolo di Martina Petrucciani

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